Descrizione
INDICAZIONI: l’estratto purificato di Lattoferrina favorisce l’equilibrio fisiologico del metabolismo del ferro con la conseguente riduzione dei processi infiammatori. Indicata per proteggere l’organismo dalle infezioni di batteri, virus e funghi. Ha attività immunomodulatoria ed antimicrobica.
POSOLOGIA LATTOSTIL GOCCE:
PREVENZIONE 10 gtt la mattina preferibilmente a stomaco vuoto. PREVENZIONE 20 gtt la mattina in soggetti affetti da patologie cardiovascolari, polmonari e diabete.
VIROSI IN FASE ACUTA ASINTOMATICA: 20 gtt mattina e sera. Agitare bene prima dell’uso. Conservare in frigo dopo l’apertura.
POSOLOGIA LATTOSTIL OROSOLUBILE: si consiglia l’assunzione di 1 bustina al giorno.
AVVERTENZE: non superare la dose giornaliera consig liat a. Tenere fuori dalla portata dei bambini di età inferiore a 3 anni. Gli integratori alimentari non vanno intesi come so st it ut i di una dieta varia ed equilibrata e di uno st il e di vita sano.
NOTE SCIENTIFICHE SULLA LATTOFERRINA
La lattotransferrina o lattoferrina (Lf) è una glicoproteina legante il ferro, trovata nel latte ed in misura minore in specifici granuli di neutrofili. Essa è coinvolta nell’asso rb im ent o del ferro da parte della mucosa intestinale ed agisce come un fattore antibatterico. Infatti, è proprio grazie alla sua capacità di legare il ferro libero, che è uno degli elementi essenziali per la crescita dei batteri, che si verifica l’effetto batteriostatico.
La lattoferrina è stata isolata per la prima volta da Sorensen e Sorensen da latte bovino nel 1939 e nel 1960 è stata determinata come principale proteina legante il ferro nel latte umano da tre laboratori indipendenti.
Grazie alla sua posizione strategica sulla mucosa superficiale la lattoferrina rappresenta uno dei primi sistemi di difesa contro gli agenti microbici che invadono l’organismo principalmente attraverso le mucose. Inoltre, la lattoferrina colpisce la crescita e la proliferazione di una varietà di agenti infettivi inclusi sia i batteri Gram-positivi che negativi, i virus, i protozoi o i funghi (Kirkpatrick et al., 1971) L’attività antivirale della Lattoferrina è data dal legame che crea con i glicosaminoglicani della membrana cellulare. In questo modo la lattoferrina impedisce ai virus di entrare nelle cellule e l’infezione viene interrotta in una fase iniziale (Ward et al., 2005). È stato dimostrato che tale meccanismo è efficace rispettivamente contro l’Herpes simplex virus (FuJihara e Hayashi, 1995: Marchetti et al.,19 96) , citomegalovirus (Andersen et al., 2001), e il virus
dell’immunodeficienza umana (Harmsen et al., 1995).
Grazie alle sue proprietà leganti il ferro ed alle interazioni con le cellule e le molecole bersaglio, la lattoferrina può influenzare le cellule del sistema immunitario e le cellule coinvolte nella reazione infiammatoria sia positivamente che negativamente. In un certo senso, la lattoferrina può supportare la proliferazione, differenziazione e attivazione delle cellule del sistema immunitario e rafforzare la risposta del sistema immunitario. D’altra parte, la lattoferrina agisce come un fattore antinfiammatorio. Grazie alla sua attività antimicrobica e alla capacità di legare i componenti delle pareti cellulari batteriche (LPS) o dei loro recettori, la lattoferrina può prevenire lo sviluppo dell’infiammazione e il conseguente danno tissutale causato dal rilascio di citochine proinfiammatorie e delle specie di ossigeno reattive (Legrand et al., 2005).
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