Descrizione
Melissa, proprietà, uso e controindicazioni
Famiglia: Labiatae
Specie: Melissa officinalis L.
Habitat: Luoghi ombrosi, margine dei boschi, siepi.
Parte utilizzata: Parte aerea fiorita.
Epoca di raccolta: Tarda primavera-estate.
Pianta erbacea alta 20-60 cm con caratteristiche foglie orlate (tipiche di molte labiate) fiori bilabiali piccoli e bianchi. Le foglie sono ghiandolose e profondamente nervate con evidenti ondulature sulla lamina superiore che appare lucida e glabra. Spesso insieme alla melissa cresce la specie simile “Melissa romana” che morfologicamente appare identica, soprattutto all’inizio dell’attività vegetativa. Quest’ultima si distingue per l’odore tutt’altro che gradevole e per il fatto di possedere foglie vellutate ricoperte di fitta peluria.
Curiosità
Melissa, nella mitologia greca era una ninfa alla quale Rea affidò il figlio Zeus appena nato per sottrarlo al padre Cronos che voleva divorarlo. Ella lo allevò amorevolmente nutrendolo di miele e del latte della capra Amaltea. Melissa era pure una dea cretese rappresentata come ape regina. Il nome letteralmente significa “gradita dalle api”. Altri nomi sono un evidente richiamo al suo profumo di menta e limone: Erba limona, citronella o cedronella.
Principi attivi
- Olii essenziali fino allo 0,2% (geraniale, nerale, citronellale, geraniolo, linaiolo, limonene, alfa e beta pinene, beta cariofillene, cubebene, copaene, eugenolo acetato)
- acidi polifenolici (rosmarinico, caffeico, protocatechico, clorogenico)
- flavonoidi (luteolin-7glucoside, ramnazina, apigenina, isoquercitrina, cosmosiina, ramnocitrina)
- triterpeni (acido ursolico, acido oleanolico).
Proprietà della Melissa
Le foglie di melissa, ricche di olio essenziale, che conferisce alla pianta un aroma gradevole e il sapore del limone, sono impiegate negli stati d’ansia con somatizzazioni a carico del sistema gastroenterico. Per la sua azione antispasmodica, antinfiammatoria e carminativa è indicata in caso di dolori mestruali, nevralgie, disturbi della digestione, nausea, flatulenza crampi addominali e colite.
Questa pianta è utilizzata anche nel trattamento del mal di testa, quando è causato da tensione nervosa, grazie alla presenza dell’olio essenziale (0,5%) che agisce come calmante sul sistema nervoso, e rilassante su quello muscolare. Il suo uso è particolarmente indicato, perciò, in presenza di un quadro d’irritabilità generale, insonnia causata da stanchezza eccessiva, nervosismo, sindrome premestruale, e tachicardia su base funzionale.
L’estratto di foglie fresche di melissa possiede attività antivirale, dovuta alla presenza di acidi polifenolici e polisaccaridi, contro Herpes simplex.
Uso interno: Soluzione idroalcoolica
La melissa esplica azioni spasmolitiche, sedative, antidepressive, eupeptiche, carminative, coleretiche, antivirali, emmenagoghe, antiistaminiche.
Indicazioni: Stati di nervosismo ed ipereccitazione, insonnia anche dovuta a stanchezza, stati depressivi, dispepsie, palpitazioni, vertigini, emicranie, flatulenze, amenorree e dismenorree.
Posologia: 40 gocce in poca acqua tre volte al giorno dopo i pasti. Come rilassante 50 gocce la sera prima di coricarsi.
Tisana
Infuso al 5% in acqua bollente per 10 minuti.
Droghe sinergiche: ALKEKENGI, ANGELICA, ARANCIO AMARO, CARDIACA, CARDO MARIANO, ESCOLZIA, FUMARIA, LUPPOLO, MELILOTO, MENTA PIPERITA, PARTENIO, PASSIFLORA, POTENTILLA, ROSOLACCIO, SAMBUCO, SPIREA OLMARIA, TIGLIO, VALERIANA OFFICINALE, ZENZERO.
Avvertenze ed effetti indesiderati
Non segnalati.
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